Interventi
Incendio al deposito Giuliani a Riazzino
27.04.2007
Un violento incendio ha completamente distrutto questa notte un capannone del deposito Giuliani a Riazzino.
L’allarme per il Corpo Civici Pompieri di Locarno è scattato poco dopo le 23.40. Sul posto sono intervenuti dapprima gli otto militi del picchetto, con il pacchetto di spegnimento (autobotte, veicolo di primo intervento, veicolo comando). Data la situazione l’ufficiale di picchetto (I ten Tiziano Guarisco) ha immediatamente allarmato tre gruppi di rinforzo, nonché i pompieri del Corpo di Tenero Contra. Complessivamente sono intervenuti, agli ordini del magg Alain Zamboni, 26 tra ufficiali, sottufficiali e pompieri di Locarno e una quindicina di militi di Tenero, con una dozzina di mezzi.
Le azioni di spegnimento sono state intraprese utilizzando dapprima acqua dalle due autobotti ed in seguito schiuma. I militi hanno utilizzato gli apparecchi di protezione della respirazione per affrontare da vicino le fiamme.
Verso l’una e mezza le fiamme sono state circoscritte, mentre le azioni di spegnimento sono ancora in corso.
Sul posto, oltre ai pompieri, pattuglie della Polizia Cantonale e della Polizia Comunale di Gordola, il picchetto della Società Elettrica Sopracenerina e dell’azienda dell’acqua potabile oltre ai soccorritori del SALVA.
Non si lamentano feriti tra le forze di intervento, ingenti invece i danni, mentre sulle cause la Polizia effettuerà i rilievi del caso.
Incendio Giuliani Riazzino 2 – punto alla situazione
Dopo la fase acuta di questa notte, in cui i pompieri intervenuti hanno dapprima tenuto le fiamme, riuscendo a circoscrivere l’incendio verso l’una e trenta. Sono in seguito proseguiti i lunghi e difficili lavori di dettaglio, con lo spegnimento dei focolai covanti sotto le macerie e i cumuli di materiale incandescente.
Un ulteriore difficoltà è stata data dal forte consumo di acqua, che ha portato al livello di guardia i bacini dell’acquedotto. A risoluzione di questo problema sono stati chiamati i pompieri del Corpo di Bellinzona, intervenuti in mattinata con la grossa motopompa tipo 4 e una decina di uomini che hanno steso una condotta di un chilometro e trecento metri, partente dal riale Riarena. Le operazioni hanno perturbato il traffico sulla strada cantonale sino a quantoi il rientro della preoccupazione per i bacini dell’acqua potabile, nel frattempo riempitisi, e la scemata importanza dei focolai da combattere ha permesso di ritirare la lunga condotta dal riale e fare capo, per gli ultimi lavori, all’acqua degli idranti.
Verso le 13 sono iniziati i lavori di ritirata dalla zona del sinistro, completati in un paio d’ore, mentre i lavori di ripristino della notevole mole di materiale impiegato si sono conclusi alle 17.30, ora in cui tutti i militi ancora impegnati sono stati lasciati rientrare al domicilio.
Come detto gravi i danni, e ancora ignote le cause sulle quali gli specialisti della Polizia Scientifica stanno effettuando gli accertamenti del caso.